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Storie

Cosa dicono le cose


Dice, l'oliera, che si sente come un cigno in gabbia. 
L'aceto tace, acido.

Dice, il tovagliolo - sono stato baciato meglio.
Dice, la camicia di lui - anche io, molto.
La camicetta di lei, maliziosa, pur non si sbottona.

Dice, il cellulare di lui sul tavolo, questo carico di segreti è insopportabile.
Dice quello di lei: perché, è divertente invece.
Entrambi lampeggiano del cielo cercando i segnali.

Dice, la mano di lui, non vorrei mai perderti.
Dicono, i due menu nelle mani del cameriere: mai nessuno che ci apprezzi.
Das ist wasser, dice la bottiglia di gewurstraminer in ghiaccio.

Eppure ci sarà qualcos'altro, dicono le unghie di lei. Qualcosa di più, di questo.
Dice, il bicchiere portato alle labbra di lei: sono stato baciato meglio.
Dicono, i suoi occhiali: un giorno dovrai dirglielo, di tutte.
Dicono, gli anelli della borsetta di lei, perché mai.

Il cavatappi sul tavolo si sente formicolare un braccio, e teme la sindrome dell'arto fantasma.
Loro due si guardano in silenzio.
C'è poco o nulla da dire.

Tutto ciò è così incredibilmente romantico, dice la rosa sul tavolo.

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