Ecco: con Agosto alle porte e un afa contro la quale poco possono i condizionatori al massimo, un bell'acquazzone non dispiace. Solo che qui a studio Kmzero - e a dirlo ci viene da citare Geri Halliwell, figurarsi - piovono persone

Forse per colpa della nostra filosofia secondo la quale la condivisione con altre menti è alla base di qualsiasi buon progetto creativo, il nostro studio si anima in questi mesi caldi (come durante tutto l'anno, del resto) grazie ai colleghi dei lavori di fantasia che di continuo invitiamo a trovarci.

A testimonianza di questo temporale d'amici sta il "Kmzero polaroid wall", la parete del nostro studio che ospita i ritratti Polaroid di amici e clienti (habitué del posto e visitatori occasionali) che hanno contribuito a fare di Kmzero ciò che è.

Tra le ultime foto appese al nostro social network fotografico ce ne sono di assai curiose. C'è Gary Baseman che, di ritorno dalla Biennale di Venezia, ci passa a trovare e scopre una liason fulminante tra il suo character Toby e la nostra splendida signora delle pulizie. Oppure c'è la delegazione delle Api della Regina, che dall'Anatolia viene in Italia a visitare i migliori studi di graphic design dello stivale e fa tappa da noi per uno scambio tra tipografia e lokum. 

Mentre in studio aumenta la babele di idiomi (dal veneziano di Emanuele Tenderini, fumettista e colorista straordinario, al milanese di Francesco Cavalli, nostro Ministro della Grafica preferito), sul nostro muro di Polaroid i visi si moltiplicano...

Ne viene fuori una storia che ha già meritato l'inclusione nel Poladarium 2012 ed anche l'edizione limitatissima di un volume dedicato alla Kmzero Philosophy che è il nostro usuale omaggio a tutti coloro che ci piovono in studio, a rinfrescare gli ultimi giorni prima delle vacanze estive.