Positive coffee
L'hortus conclusus, il primo mobile, il baricentro esistenziale, l'occhio del ciclone, il giardino segreto di studio Kmzero è l'angolo del caffé.
Qui designers stanchi si rinfrancano per pochi secondi, scambiandosi pigre chiacchere, nerdtalk in linguamista, progetti per web strategy e piani di conquista del mondo.
A volte la macchina del caffé è testimone di feroci diverbi, oppure di manifestazioni di inattesa stima.
A mettere in fila le diverse tazzine di tutti coloro che sono passati da studio kmzero, a misurare le loro dosi di 1,3,7-trimetil-1H-purin-2,6(3H,7H)-dione, ne viene fuori un infografica così, sui quasi dieci anni della nostra storia.
E si capisce - parafrasando Paul Erdos - che ogni grafico non è altro che una macchina per trasformare caffeina in progetti.
Studio Kmzero coffee corner is the Hortus conclusus, the first mobile, the existence focus, the storm's eye, the secret garden of our studio indeed.
Here, exhausted designers get refreshed for a few seconds, chatting lazily, nerdtalking in mixed languages, exchanging projects for web strategies and world conquest plans.
Sometimes the coffee machine is the witness of fierce disagreements, or of unexpected demonstrations of respect.
If you put togheter the different cups of all of those who have collaborated with Kmzero, if you measure their doses of 1,3,7-trimetil-1H-purin-2,6(3H,7H)-dione, an infographics scheme like the one in the image comes out, concerning almost ten years of our history.
And it is clear how - to paraphrase Paul Erdos - every graphic designer is just a machine for turning caffeine into projects.