Nuove prospettive ci illudevano costantemente
Prospektiva è una rivista letteraria piccola, preziosa e inusuale, specie di crostaceo o paguro del panorama editoriale italiano che ospita autori di quella razza vagabonda che si definisce esordiente e che sarebbe come dire giovani o ex-giovani, malpagati e in generale scrittori precari, sebbene appassionati di grande letteratura - non di rado sudamericana, 'na roba di Tango e Gauchos e inesorabile Pampa, e soprattutto di immigranti con valigie di cartone chiuse con lo spago.
Del numero 52, che di spirito migrante era imbevuto, e che mica a caso con lo spago era chiusa - 'na robba artigianale d'altri tempi come la chiamerebbe Fabrizio Gabrielli - ho parlato in altro post. E ne riparleremo, dal vivo, Domenica 17 Aprile 2010, al Cuculia, "Libreria con cucina" in Via dei Serragli 3/r, dalle 20.45 in poi.
Il cit. Fabrizo Gabrielli che di Prospektiva è direttore editoriale della narrativa sarà meco a narrarne il viaggio curioso e immane (perché - dice lui - non puoi attraversare il mare stando fermo e fissando le onde), e anche a leggiucchiare qualcosa. Interviene, modera, tira le fila Vanni Santoni, e sarà presente la responsabile della ricerca iconografica Silvia Bernardi.
Siete invitati. Portate le valigie di cartone.
PS: Tutto quello che dico io qui, lo dice lui meglio qui.
PPS: Sono quasi certo che il titolo di questo post venga da un fumetto di Moebius. Stavolta Google non risolve, chi trova la citazia si guadagna il rispetto, e una copia di Prospektiva 52, toh.